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Gruppo Edicom

 

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giovanni terzi

Un’analisi serrata di Giovanni Terzi, giornalista del quotidiano “Il Giornale”, smonta la sentenza di condanna di Massimo Giuseppe Bossetti all’ergastolo per l’uccisione di Yara Gambirasio.

Un libro scarno, di sole cinquanta pagine, da oggi in edicola a soli 2,50 euro, offre riflessioni al fulmicotone sulle lacune di un’indagine estremamente lacunosa e fortemente criticata: si intitola “Yara, la verità nascosta” e la dice lunga sui contenuti il sottotitolo “Tutti gli indizi che fanno vacillare le accuse a Bossetti”.

Sul caso Yara era già uscito all'inizio del 2014 il mio libro "Yara, orrori e depistaggi". Con linguaggio scarno e di agevolissima lettura, Giovanni Terzi ripercorre ora i momenti salienti del tragico caso di Yara; lo fa con grande arguzia ma anche con passione e con calore per i sentimenti di pietà e di orrore che suscita ancora la morte della limpida ragazza di Brembate di Sopra. Al di là delle risultanze processuali, che tuttavia vengono esaminate come al microscopio, Terzi mette in luce le modalità di conduzione di un’indagine a senso unico e soprattutto gli elementi che misteriosamente sono stati trascurati: tutti indirizzebbero non su Massimo Bossetti ma su altre persone note o mai identificate e comunque lasciate in disparte. L’analisi serrata, anche della contraddittorietà della prima sentenza, porta Giovanni Terzi alla convinzione che Bossetti è innocente. Il giornalista chiude il libro, pubblicato nella collana “fuori dal coro”, pubblicata da “Il Giornale”, con tre domande inquietanti.