Questo sito utilizza cookies tecnici propri e cookies di profilazione di terze parti. Continuando la navigazione accetti.    MAGGIORI INFORMAZIONI

 

Gruppo Edicom

 

direttore Salvo Bella         
       
 

Il commissariato di polizia di Sanremo ha trattenuto per sei ore, fino alle tre di notte, l’autore televisivo e regista Giuseppe Longinotti, dopo che era riuscito ad entrare al Festival canoro spacciandosi per il fantomatico Senatore Codazzo, il personaggio inventato per alcuni esilaranti servizi di successo della trasmissione televisiva “La gabbia” condotta ogni domenica sera da Gianluigi Paragone su La7.

Longinotti dovrà rispondere di usurpazione di titoli e di onori, reato previsto dall’art. 498 del codice penale. L’obiettivo di voler tutelare a ogni costo gli interessi della casta politica, di cui Longinotti denuncia all’opinione pubblica e mette in ridicolo i privilegi, è emerso nella vicenda in modo sconcertante: l’autore infatti, dopo essere stato riconosciuto, vista peraltro la sua notorietà, e dopo aver collaborato pienamente per la sua identificazione è stato inspiegabilmente perquisito e infine privato della libertà personale con l’accompagnamento in ufficio, senza che ve ne fosse il bisogno.