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Gruppo Edicom

 

direttore Salvo Bella         
       
 

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caro bollette

La legge punisce in modo assai blando le manovre speculative miliardarie che stanno causando il rincaro dei prezzi di gas, benzina, petrolio ed elettricità: reclusione fino a tre anni per il cosiddetto aggiotaggio e altrettanto per la truffa. L’orientamento del governo a colpire fiscalmente una parte degli extra profitti sembra avvalorare indirettamente che la speculazione rientri nelle libere attività di impresa, senza costituire piuttosto reato; ed ecco che I procedimenti penali intentati da associazioni di consumatori stagnano e sembrano destinati all’archiviazione.

Il Servizio Elettrico Nazionale ci tiene a spiegare correttamente agli utenti che le condizioni economiche applicate vengono stabilite ogni tre mesi dall’Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente (Arera). Non si comprende perciò come sia possibile che gran parte degli aumenti in discussione venga legittimata da un organismo indipendente il cui Collegio è composto da cinque membri che, pur nominati (non eletti) dal Parlamento, sono tecnici di grandi competenze.

I politici blaterano sollecitando provvedimenti urgenti a sostegno di privati e imprese, che non sono in grado di sostenere costi astronomici. La verità è però che sono al governo e si sono limitati ad alcuni palliativi, come l’annullamento provvisorio di oneri generali di sistema per il secondo trimestre di quest’anno, la possibilità di rateizzare le bollette e un taglio di pochi centesimi di riduzione delle tasse sui carburanti, peraltro mai applicato. Non è solo l’unico partito di opposizione a restare sostanzialmente muto per non disturbare le lobby: i costi degli sconti ridicoli agli utenti ricadono sempre e comunque solo sui cittadini.

In questa situazione non c’è nulla che possa fare arretrare gli speculatori, che rimangono garantiti.